La sterilità è una condizione sempre più frequente nelle coppie di oggi, il bisogno di affermarsi al livello professionale e di vivere una relazione di coppia stabile possono portare a procrastinare il desiderio di mettere al mondo un figlio.
Ma non c’è solo questo, come conseguenza della libera espressione dell’amore in ogni sua declinazione, non solo quella della famiglia tradizionale, sempre più coppie omosessuali si interrogano sul desiderio di diventare genitori, e lo stesso a volte può comparire in uomini e donne single, tanto che in entrambi le situazioni è necessario ricorrere a percorsi di procreazione medicalmente assistita (PMA).
Come conseguenza di ciò’ le storie delle persone che si rivolgono ai centri di PMA, sono sempre più variegate e complesse.
Dalla mia esperienza professionale un aspetto che forse è poco considerato dalle persone che intraprendono questi percorsi, è la loro reale probabilità di successo.
In effetti le percentuali di successo sono in genere basse in caso di fecondazione omologa (ossia utilizzando i gameti della coppia stessa) e aumentano leggermente in caso di fecondazione eterologa (ossia ricorrendo alla donazione di ovociti, spermatozoi o embrioni).
Questo cosa significa?
Spesso si pensa che il successo sia garantito dalla scelta di una struttura sanitaria di eccellenza, ma in realtà ormai quasi tutti i Centri PMA italiani o esteri sono in grado di garantire condizioni scientifiche e standardizzate (che variano a seconda della diversa eziologia della sterilità), per fare in modo che quella di probabilità di successo, seppur non molto alta, sia possibile per ogni coppia o persona.
Allora, volendoci focalizzare su quella parte del bicchiere “mezzo vuoto”, quella percentuale di insuccesso che la scienza non riesca a controllare, per garantirci al 100% il “bambino in braccio”, da che cosa è composta?
In linea generale da una condizione di causalità insista nella procreazione umana (una coppia giovane e sana ha la probabilità procreare del 20% ad ogni mese di tentativi!) ma anche da alcuni aggiustamenti insiti in questi percorsi. Tipo non tutti i cicli di una donna sono uguali anche sotto stimolazione, i farmaci usati a volte interferiscono con il percorso ecc.
Questo vuol dire che risulta importante essere consapevoli che in questi percorsi è presente una parte di azzardo, ossia una componente che non dipende dalle capacità della scienza, ma dal caso, la caratteristica infatti del gioco d’azzardo è che la vincita dipende in gran parte dalla casualità oltre che dalle capacità di giocatore!!
Inoltre esiste un aspetto che accomuna questi percorsi con il gioco d’azzardo: il tentare più volte la sorte! Questo significa che se compro più grattaevinci ho maggiori probabilità di trovare il biglietto vincente, allo stesso modo più cicli di PMA ossia più tentativi faccio, maggiore sarà la probabilità di ottenere un positivo.