Ormai le parole narcisismo, narcisista, disturbo narcisistico di personalità, sono di uso comune. In passato quando qualcuno cominciava a “dare i numeri” o stare “male di testa” si diceva che aveva un esaurimento nervoso, in seguito l’esaurimento ha lasciato il posto alla depressione, più di recente la maggior parte delle persone ci sembrano affette da “narcisismo”.
Cosa c’è di veritiero in queste psico-diagnosi fai da te? E soprattutto se è vero che il disturbo narcisistico nelle sue varie forma si sta diffondendo nella società odierna, come si può arrestare l’epidemia?
Prima di tutto è proprio vero, il narcisismo ossia un atteggiamento di esclusiva considerazione ed esaltazione di se stessi, sta aumentando anche a causa di una società dove regna l’isolamento, l’egocentrismo e l’ipercriticismo.
E non solo, internet ossia la rete sociale/virtuale con tutte le sue social app, chat, social network ecc., sta diventando una vetrina dove ognuno espone “la merce migliore di sé stesso”, promuovendo una realtà sociale irrealistica dove i difetti e gli errori di una persona sono assolutamente banditi.
Ecco qui che i social sono diventati quello specchio d’acqua dove Narciso, vedendo riflessa la sua figura, non faceva altro che adulare se stesso!
Ma Narcisi non si nasce, si diventa, e alla base di questo disagio vi è una “ferita narcisistica” ossia un fallimento empatico, un mancato rispecchiamento emotivo nel periodo dell’infanzia.
Per dirla in parole più semplici, se da piccoli non siamo statti compresi e rassicurati ma trascurati, criticati e non visti, allora è probabile che i nostri bisogni di riconoscimento sono stati frustrati, ci siamo sentiti soli e si è generata in noi una vera e propria rabbia narcisistica.
Da grandi tutto ciò può portare alla ricerca di un continuo riconoscimento esterno, ossia ci sentiamo di esistere solo se esistiamo per gli altri, il nostro valore e la nostra autostima dipende da quanto veniamo riconosciuti, amati, apprezzati e siamo disposti a fare di tutto pur di essere visti.
La ferita narcisistica può essere presente in ognuno di noi a vari livelli ed è per questo che un po’ tutti possiamo avere bisogno dell’approvazione dell’altro e a volte possiamo essere vittime di un narcisista, poiché il narcisista è un grande adulatore.
All’inizio si presenta come una persona sempre gentile, disponibile, affettuosa poi quando ha ottenuto il suo riconoscimento affettivo, può o sparire o pretendere altrettanta disponibilità e in caso venga negata la rabbia è dilagante.
Quindi essenzialmente dal narcisismo non si scappa, ognuno di noi ha un bisogno ancestrale di essere amato e più non stiamo stati amati in maniera incondizionata da piccoli, più il nostro narcisismo può essere patologico.
Se riuscissimo come genitori a non giudicare i nostri figli, ad accettare qualsia loro “forma di esistenza”, anche se contraria alla nostra, a contraddirli senza mai mettere in dubbio l’amore e la fiducia in loro, se riuscissimo a farli sentire speciali e unici almeno per noi; allora forse cresceremo degli uomini e delle donne con un’autostima solida, capaci di amare e di dare più importanza al proprio giudizio piuttosto che a quello che a quello altrui, e soprattutto adulti con una piccola e ben cicatrizzata ferita narcisistica!
A cura della dott.ssa Maria Cristina Bivona