Nonostante oggi si senta sempre più spesso parlare di psicologia, benessere psicologico e al suo opposto di disagio psichico, sofferenza emotiva e depressione, non è sempre facile recarsi da uno psicologo per chiudere aiuto.
Infatti quando il disagio psicologico colpisce noi personalmente, prima di riconoscerlo e definirlo come tale, e quindi porvi rimedio, trascorre del tempo e molte reticenze.
Spesso infatti non si vive serenamente la costatazione che alla base del nostro malessere, non è presente semplicemente un “periodo di stress”, ma una vera e propria sofferenza o sensibilità psicologica, che per esempio fa vivere in uno stato di perenne ansia, in una condizione di panico invalidante o di profonda depressione e impotenza ecc.
In tutti questi casi subentra una difficoltà ad accettare l’origine psicologica del nostro disagio, poiché a volte è molto più semplice riconoscere di avere un malessere fisico piuttosto che psicologico.
In un certo senso, è come se ci fosse una dimensione di colpa e responsabilità insita nel malessere emotivo e non in quello fisico, ossia se mi rompo una gamba cadendo per distrazione, tutti sono pronti a mostrami comprensione e sostegno, mentre se vivo uno stato di profonda depressione allora è probabile che mi sentirò in colpa con me stesso per non riuscire a reagire, nonostante la volontà di non stare più male (spesso infatti gli altri ci dicono: “volere è potere”, “se davvero lo vuoi, ce la puoi fare”, questi spesso, sono slogan che infarciscono la nostra crescita!).
Non a caso, al livello psicoterapeutico, un momento di svolta del processo di cambiamento e risoluzione del disagio, è proprio quello in cui la persona smettere di colpevolizzarsi.
Infatti, dopo molte sedute di biasimo, in cui appunto si riferisce non solo un determinato malessere psichico ma anche rabbia e delusione nei confronti di se stessi; la persona, con l’aiuto psicoterapeutico, comincia piano piano a riconoscere ed ammettere, che così come è predisposta ad un determinato malanno fisico, allo stesso modo può avere certe “sensibilità psicologiche” che la fanno soffrire, aldilà della propria volontà.
Da qui superando paure e pregiudizi insiti nell’idea di andare da uno psicologo, possiamo delineare 10 buoni motivi per il raggiungimento del nostro benessere psicologico:
1. Il disagio psicologico può essere affrontato e risolto alla stregua di quello fisico.
2. L’ora di terapia è un salutare “esercizio emotivo” in cui possiamo davvero sentirci compresi ed imparare ad ascoltarci (alla stregua dell’esercizio fisico).
3. Andare dallo psicologo non vuol dire fallire “nel farcela da soli”, ma riconoscere che a volte abbiamo bisogno di aiuto.
4. Dallo psicologo “non ci vanno solo i matti”, spesso e volentieri, chi ha voglia di crescere e di superare le proprie paure e pregiudizi.
5. Lo psicologo è un professionista che, usando determinati metodi, si prefigge di costruire relazioni salutari in grado di promuovere benessere e cambiamento.
6. La possibilità di vivere una relazione in cui ci sentiamo accettati profondamente per ciò che siamo, in cui l’altro invece che parlaci di sé e darci i suoi consigli, ci ascolta in maniere autentica, dona libertà e rinascita.
7. Lo psicologo è un accompagnatore discreto ma presente, nel viaggio dentro di noi stessi: lui conosce le varie mappe, ma non i nostri peculiari e unici territori, che è disposto a scoprirli con rispetto insieme a noi.
8. Un percorso di psicoterapia, è un esperienza emotivamente coinvolgente e ristrutturante, alla stregua di qualsiasi altra relazione significativa della nostra vita.
9. Riconosce e risolvere un problema in psicoterapia, è un esperienza così potente, che fa nascere la fiducia nelle nostre capacità di risolvere anche altri problemi che la vita potrà porci.
10. Lo psicologo promuove il nostro benessere emotivo, aiutandoci ad essere meno rigidi, più in contatto con i nostri bisogni, più accettanti rispetto alle proprie fragilità ecc., in poche parole aiuta ad essere ciò che realmente siamo……
A cura della Dott.ssa M.C. Bivona